Flames of Passion

“Se la musica classica ed un certo tipo di colonne sonore strumentali vi affascinano, “Flames Of Passion” fa al caso vostro.”
Allaroundmetal.com 7,5/10 

“Credetemi, non esagero se vi dico che Cristiano ha trovato un modo innovativo per rivolgersi al pubblico più sensibile, colto, attento e avido di proposte musicali con gli attributi. Leggendo le parole riportate all’interno del libretto parallelamente all’ascolto del cd, vi renderete conto che Cristiano Filippini si rivela un maestro nel coniugare le varie situazioni descritte nel testo con le atmosfere disegnate dai suoni e con gli umori che si percepiscono durante l’audizione.”
Giornalemetal.blogspot.com 8,5/10 

“Troverete estremamente interessante la proposta di Filippini che riporta la musica allo stadio originario: arte e non business. Nonostante l’album sia composto, suonato, prodotto e realizzato interamente da Filippini stesso, il risultato è quanto di più professionale si possa trovare in giro, non facendo rimpiangere blasonati studi di registrazione. Un gran bel lavoro, questo “Flames Of Passion”, che farà godere di piacere chi nella musica cerca anche solo il lato più classico del termine, quello delle composizioni di musica classica ma riprese in chiave moderna e attualizzate.”
Heavy-Metal.it 4/5 

“In “Flames Of Passion” gli sbalzi musicali accendono e affievoliscono l’intensità delle trame, riuscendo a imprimere la pelle dell’ascoltatore con i tratti della storia e a mettere d’accordo parte fantasy e parte storica, in un merge che raramente ho riscontrato in un cd. Il vero estro, ad ogni modo, rimane nelle variazioni sinfoniche. Il compositore pesarese riesce a mantenere viva la tensione grazie all’ampio uso di orchestrazioni e alle variazioni di organo e pianoforte che irrompono piacevolmente. Se avessi un disco pronto e volessi un orchestratore sceglierei sicuramente Cristiano Filippini. Un artista che tra qualche anno non avrà nulla da invidiare a certi compositori stranieri molto cari al rock! Del resto, uno dei background che Cristiano ammette di avere è, appunto, l’hard rock.”
Heavyworlds.com 7,5/10 

“Nella sua distillazione musicale vengono prodotte arie sinfoniche dall’elevato tenore epico…un manufatto opulento il suo, ricco di quel fascino inafferrabile delle opere “alte”…una miriade di sensazioni intrecciate in altrettante linee musicali soffuse…un’opera avventurosa!”
Metal Hammer Italia 7,5/10 

“Musica per la sublimazione delle immagini, per le sensazioni del viaggio nel tempo, per ritrovare emozioni che oggi, per diversi motivi, non possono più esistere. Con il suo stile elegante e teatrale Cristiano Filippini riesce ancora a catturare l’orecchio e l’immaginazione, con anche la preziosità di questo legame quasi impalpabile che, probabilmente, proseguirà. La storia, del resto, non può fermarsi.”
Metallized.it 84/100 

“Ottima produzione, buone idee e soprattutto una capacità davvero interessante nel creare un’atmosfera epica, maestosa e convincente, fra passaggi di solo piano, ricco programming, oscurità e rivincite. Molto bravo.”
Metal Maniac 8/10 

“Se amate le colonne sonore dei kolossal e film fantastici tipo “Il Signore degli Anelli” ecc., allora la musica di questo straordinario compositore fa al caso vostro! Faccio i miei complimenti al maestro Cristiano Filippini per l’ennesimo capolavoro!”
Rawandwild.com 8/10 

“Flames Of Passion” riprende esattamente il percorso interrotto nel capitolo precedente con dodici canzoni strumentali che definire epiche sarebbe sminuente…musica solenne, melodica, antica e sognante…a partire dalla titletrack veniamo nuovamente catapultati in ere passate, medievali e cavalleresche. La musica di “Flames Of Passion”, così come per il precedente capitolo, potrebbe benissimo essere utilizzata come colonna sonora di un lungometraggio fantasy o storico, specialmente per le scene di maggior pathos.”
Rock Hard Italy 7,5/10 

“Marce sfarzose si contrappongono a placidi passaggi di archi e pianoforte, frizzanti note di organo incorniciano il gran disegno di “Flames Of Passion” e ce lo consegnano tra le mani.”
Spaziorock.it 7,5/10